Trattamento sanitario obbligatorio e accertamento sanitario obbligatorio

  • Servizio attivo

Proposta di trattamento sanitario obbligatorio e accertamento sanitario obbligatorio esperita dal medico curante o da altri operatori medici.


A chi è rivolto

Ai pazienti affetti da disturbi psichiatrici

Descrizione

Il medico curante o operatori medici possono proporre al Sindaco il ricovero del paziente affetto da gravi disturbi psichiatrici in regime di "trattamento sanitario obbligatorio" (T.S.O). La proposta deve essere convalidata da un medico della Azienda Sanitaria Locale. La Polizia Municipale, acquisita la documentazione sanitaria, redige una ordinanza al Sindaco che ne dispone il ricovero e ne dà comunicazione al giudice tutelare. 

L'accertamento sanitario obbligatorio (A.S.O.) consiste in una visita medica a persone affette da disturbi psichici che non accettano di sottoporsi volontariamente a visita medica.

La legge ha l'obiettivo di tutelare e garantire il paziente da abusi in quanto si tratta di interventi che vengono effettuati contro la volontà del paziente.

Normativa di riferimento: legge 833/1978

Come fare

Per procedere all'accertamento sanitario obbligatorio (A.S.O.) e al trattamento sanitario obbligatorio (T.S.O) occorre un'ordinanza del Sindaco, che viene rilasciata dietro la presentazione obbligatoria di un certificato medico.

Cosa serve

Documenti necessari alla procedura:

  • Certificato medico (necessario per A.S.O.)
  • Certificato medico di proposta (necessario per T.S.O.)
  • Certificato medico di convalida (necessario per T.S.O.)

Cosa si ottiene

Trattamento sanitario obbligatorio o accertamento sanitario obbligatorio.

Tempi e scadenze

Entro 48 ore dalla istanza.

Quanto costa

Nessun costo

Procedure collegate all'esito

Nessuna

Accedi al servizio

Condizioni di servizio

Per conoscere i dettagli di scadenze, requisiti e altre informazioni importanti, leggi i termini e le condizioni di servizio.

Unità Organizzativa responsabile

Contatti

Ulteriori informazioni

Entro trenta giorni (dalla scadenza del termine di 48 ore per la convalida) il sindaco può proporre ricorso contro la mancata convalida del provvedimento che dispone il T.S.O..

Qualsiasi persona interessata, congiunto o estraneo, può proporre ricorso chiedendo al Sindaco la revoca o la modifica del provvedimento.

La persona sottoposta a T.S.O. o chiunque vi abbia interesse può inoltre proporre ricorso al tribunale competente per territorio contro il provvedimento convalidato dal giudice tutelare.

Argomenti:

Pagina aggiornata il 22/04/2024

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